PATRIMONIo
IN MUSICA
Posizione ricoperta: Ideazione e Coordinamento organizzativo
Il festival Patrimonio in Musica nasce nel 2017 proseguendo idealmente l'esperienza maturata con il Tivoli Festival nel 2016 ed estendendola ai siti Patrimonio UNESCO presenti nel territorio del Lazio.
Sempre promosso dalla Regione Lazio - Assessorato alla Cultura e alle Politiche Giovanili e prodotto dalla Fondazione Musica per Roma, viene realizzato in collaborazione con MiBACT - Istituto Autonomo 'Villa Adriana e Villa d’Este' e Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’Area Metropolitana di Roma, la Provincia di Viterbo e l’Etruria Meridionale.
La prima edizione si svolge tra Tivoli (Villa Adriana), Tarquinia (Necropoli dei Monterozzi) e Cerveteri (Necropoli della Banditaccia).
Il festival si inserisce in una politica di valorizzazione dei siti Patrimonio UNESCO presenti nella Regione Lazio, che ha investito insieme al MiBACT risorse straordinarie per interventi di recupero fisico e valorizzazione delle aree archeologiche interessate.
Su questi palcoscenici d’eccezione si esibiscono alcuni degli artisti più significativi del panorama della musica classica, jazz, cantautorale, popolare, world music per un cartellone ricco e variegato che trova il suo fil rouge nel tema 'identità diversità', concetti complementari che si richiamano a vicenda e che trovano un luogo d’elezione nella pluralità e nella convivenza delle varie espressioni artistiche. D’altronde è questo il principio inspiratore della Dichiarazione Universale sulla Diversità Culturale proclamata e adottata proprio dalla Conferenza Generale dell’UNESCO nel novembre 2001.
Tra gli artisti ospiti della prima edizione troviamo: Sergio Cammariere, l'Orchestra di Piazza Vittorio, il trio Javier Girotto - Natalio Mangalavite - Peppe Servillo, il duo Maria Pia De Vito - Rita Marcotulli, il PMCE - Parco della Musica Contemporanea Ensemble diretto da Tonino Battista, la NTJO - New Talents Jazz Orchestra diretta da Mario Corvini, la GiocaJazz Dixieland Brass Band diretta da Massimo Nunzi e il Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia diretto da Ciro Visco.